Affari Tuoi o affari nostri...
...ovvero come un game show può tenerci incollati allo schermo.
Qualche sera fa, durante una cena di famiglia, si è discusso di “Affari Tuoi”, il popolare programma televisivo che va in onda su Rai 1 in prima serata quasi ininterrottamente dal 2003. Ci siamo chiesti quali potrebbero essere le ragioni del suo continuo successo.
La domanda è nata dal fatto che di recente il programma ha cambiato conduttore, passando da Amadeus a Stefano De Martino. Il confronto tra la precedente edizione e quella attuale è stato oggetto di numerosi dibattiti su web e giornali. Alcuni giornalisti avevano previsto una possibile riduzione degli ascolti, soprattutto a causa del passaggio di Amadeus su NOVE con un programma simile. Tuttavia, questa diminuzione non sembra essersi verificata. A questo momento mediatico favorevole si aggiunge l’intervista di Max Giusti, che ha condotto il programma dal 2008 al 2013, al podcast Tintoria. Alcuni estratti dell’intervista, in cui si è parlato del programma, sono diventati virali sui social.
La recente attenzione mediatica sul programma è inoltre legata al fatto che in una delle prime puntate di questa stagione una concorrente ha vinto il premio massimo di 300.000 euro e, in generale, sembra che le vincite di questa stagione siano più alte e frequenti. Per esempio, ieri sera un concorrente ha vinto 100.000 euro. Secondo il sito di gossip Dagospia (da prendere con cautela, poiché nessuna fonte è citata), la Rai avrebbe speso oltre 1 milione di euro in premi nelle prime 25 puntate, il doppio rispetto alla stagione precedente. Alcuni suggeriscono che questo non sia casuale, ma si tratta di speculazioni non confermate. Tuttavia, al di là del confine tra gossip e notizia, questo dimostra l’interesse che il programma continua a suscitare tra spettatori e addetti ai lavori.
Alla luce di tutto questo, ho deciso di riflettere su quali potrebbero essere le ragioni psicologiche che rendono un programma come Affari Tuoi così attraente. Proverò a spiegarle qui. Però faccio da subito una premessa: non esistono studi che si interrogano su questa domanda, nemmeno a livello internazionale. O meglio molti studi si sono concentrati su altri fattori chiave del gioco come la predisposizione al rischio dei concorrenti. Argomento interessante ma che lascio per un’altra occasione. Per cui nell’impossibilità di determinare un rapporto causa-effetto tra gli elementi del programma e la sua popolarità userò il condizionale e vi invito a prendere queste considerazioni cum grano salis, con una certa cautela.
Alla luce di tutto questo, ho deciso di riflettere su quali potrebbero essere le ragioni psicologiche che rendono un programma come Affari Tuoi così attraente. Però faccio da subito una premessa: non esistono studi che si interrogano su questa domanda. Per cui nell’impossibilità di determinare un rapporto causa-effetto tra gli elementi del programma e la sua popolarità userò il condizionale e vi invito a prendere queste considerazioni con una certa cautela.
Partiamo dal fatto che Affari Tuoi è un adattamento di un format televisivo creato nei Paesi Bassi chiamato “Deal or No Deal”, che ha riscosso un enorme successo mondiale, tanto da essere replicato in 60 paesi. Nel format originale, il concorrente selezionato ha la possibilità di vincere una somma di denaro scegliendo tra una serie di valigette sigillate, ciascuna contenente un premio diverso. Durante il gioco, un “banchiere” offre al concorrente una somma di denaro in cambio della valigetta scelta. A questo punto, il concorrente deve decidere se accettare l'offerta (deal) o continuare a giocare (no deal).
Nel caso di “Affari Tuoi”, il gioco è stato adattato per il contesto italiano: le valigette diventano “pacchi”, che vengono assegnati a concorrenti rappresentanti ciascuna delle regioni italiane, e il “banchiere” diventa un “dottore”, sebbene il suo titolo esatto non venga chiaramente definito. Nelle prime edizioni poi era presente anche un “notaio”, il cui compito era garantire la validità delle transazioni.
E proprio attraverso l'adattamento del format originale possiamo individuare alcuni elementi psicologici che potrebbero spiegare il successo di Affari Tuoi: la familiarità, la nostalgia, l’identificazione con i concorrenti e gli aspetti emotivi collegati ad essi. Certo, la maggior parte del successo del programma può essere probabilmente spiegata dal fatto che esso viene trasmesso su Rai 1, subito dopo il telegiornale serale, sfruttando così l’abitudine consolidata di molti telespettatori che si trovano già sintonizzati sulla rete quando questo inizia. Inoltre, per una parte del pubblico italiano, soprattutto di età anziana, i canali Rai sono i più conosciuti e mantengono un vantaggio e una preferenza rispetto all’offerta della TV commerciale.
La maggior parte del successo del programma può essere probabilmente spiegata dal fatto che esso viene trasmesso su Rai 1, subito dopo il telegiornale serale, sfruttando così l’abitudine consolidata di molti telespettatori che si trovano già sintonizzati sulla rete quando questo inizia.
Tuttavia, gli elementi psicologici citati sopra, integrati nella struttura del programma in modo naturale (e chissà se in modo consapevole o meno), potrebbero contribuire a creare un legame affettivo con il pubblico, mantenendolo coinvolto e incollato allo schermo durante il gioco.
La familiarità
Un primo elemento cruciale che potrebbe spiegare il successo di Affari Tuoi è la familiarità del contesto. Il programma, rispetto alla versione internazionale, introduce elementi vicini alla cultura italiana come l’assegnazione dei pacchi a rappresentanti delle diverse regioni. Oppure l'uso del “dottore” invece del “banchiere”. Infatti “dottore” è un appellativo comunemente impiegato per sottolineare il titolo di studio di una persona e mantenere un certo distacco da essa, sia per deferenza che talvolta per sminuirla. Questo rende la figura incaricata di formulare le offerte ai concorrenti più accessibile rispetto al freddo e distaccato “banchiere” del format originale.
Dal punto di vista psicologico, la familiarità potrebbe influenzare positivamente la percezione del pubblico attraverso il “principio di familiarità” o di “mera esposizione” secondo cui le persone tendono a sviluppare una preferenza per ciò che conoscono per il solo fatto che sono esposte in modo continuo e ripetuto. Guardare uno show che richiama il quotidiano, con simboli e figure familiari, potrebbe generare un senso di sicurezza e piacere negli spettatori, rendendo l’esperienza più coinvolgente. Lo spettatore non assiste solo a un game show, ma a un evento che si svolge in un contesto culturale ben radicato e riconoscibile, con riferimenti alla propria regione o a figure che si incontrano spesso come il “dottore”, che possono rappresentare sia persone di fiducia sia un certo tipo di “élite” che fa da contraltare al profilo spesso popolare del concorrente.
Lo spettatore non assiste solo a un game show, ma a un evento che si svolge in un contesto culturale ben radicato riconoscibile, con riferimenti alla propria regione o a figure che si incontrano spesso come il “dottore”, che possono rappresentare sia persone di fiducia sia un certo tipo di “élite” che fa da contraltare al profilo spesso popolare del concorrente.
L'elemento nostalgico
Il secondo aspetto che potrebbe contribuire al successo è la nostalgia che il programma evoca attraverso l’uso di alcuni oggetti di scena. L’uso dei pacchi color “carta da zucchero” chiusi con la ceralacca probabilmente non è solo un dettaglio estetico, ma evoca memorie di oggetti del passato che molte persone riconoscono, come i vecchi pacchetti regalo o le lettere, riportando alla mente momenti di vita quotidiana e tradizioni di un tempo. Questo vale anche per il telefono a disco usato dal conduttore per parlare col dottore.
La nostalgia ha il potere di creare una connessione tra il passato e il presente che aiuta a gestire l’incertezza del futuro. Ma non solo, la nostalgia può essere anche collettiva. Questo tipo di emozione si verifica quando un gruppo di persone condivide un sentimento di nostalgia verso un passato comune, spesso idealizzato. Ed è diversa dalla nostalgia individuale perché si concentra su esperienze condivise e su un passato percepito come migliore per il gruppo nel suo insieme (es., “si stava bene negli anni ‘70”). La nostalgia collettiva riporta alla memoria tempi che, anche se non vissuti personalmente, sono parte della storia e dell'identità del nostro paese (es., i bei tempi andati quando con 10.000 lire si comprava qualsiasi cosa).
In questo senso, Affari Tuoi non è solo un programma televisivo, ma un riflesso di una realtà culturale che richiama momenti in cui la vita era percepita come più semplice o autentica (a prescindere dal fatto che lo fosse davvero). Questa connessione con il passato collettivo potrebbe contribuire a creare un legame ancora più profondo tra il programma e il suo pubblico, rafforzando il senso di appartenenza e comunità.
La nostalgia collettiva riporta alla memoria tempi che, anche se non vissuti personalmente, sono parte della storia e dell'identità del nostro paese (es., i bei tempi andati quando con 10.000 lire si comprava qualsiasi cosa).
L'identificazione con i concorrenti
Un altro aspetto importante del successo del programma potrebbe risiedere nella possibilità di identificarsi con i concorrenti. Affari Tuoi vede come protagonisti persone comuni, che raccontano storie di vita quotidiana, a cui è spesso legata la necessità di vincere una somma di denaro (es., realizzare il proprio sogno). Per cui è facile identificarsi con essi. Inoltre, il fatto di che questi concorrenti siano dei rappresentanti delle diverse regioni italiane permette al pubblico di riconoscersi in loro anche per la provenienza geografica. Ad esempio, se domani sera gioca la concorrente della Basilicata, io che sono nato a Potenza potrei ritrovarmi a riconoscermi e tifare per lei.
Dal punto di vista psicologico, l’identificazione potrebbe giocare un ruolo chiave nel coinvolgimento emotivo degli spettatori. Questo è in linea con la Teoria dell’Identità Sociale, per cui le persone tendono a definire sé stesse non solo in termini delle loro caratteristiche personali, ma anche attraverso l'appartenenza a gruppi sociali. L'identificazione con un gruppo favorisce la distinzione tra il proprio gruppo (ingroup) e gli altri gruppi (outgroup), e tendenzialmente questo si verifica attraverso di comportamenti di favoritismo verso l'ingroup (ingroup bias).
Inoltre, secondo questa teoria il mantenimento di una buona autostima personale è legato al mantenimento di una identità sociale positiva, scopo che può essere raggiunto in vari modi, per esempio identificandosi con membri di successo che fanno parte dell’ingroup. Se il concorrente della Basilicata dovesse vincere 300.000 euro, anche se a me di quei soldi non entra nulla in tasca, la mia autostima potrebbe godere del beneficio che deriva da una rappresentazione positiva nel mio gruppo, ovvero del fatto che si parlerà positivamente della mia regione di appartenenza in TV.
Per cui la divisione dei concorrenti per regioni e la rappresentazione di persone comuni offrono al pubblico l'opportunità di sentirsi parte di un gruppo o di una realtà a cui appartengono, rendendo il gioco non solo un'occasione di intrattenimento, ma anche un momento di affermazione del proprio senso di appartenenza.
Se il concorrente della Basilicata dovesse vincere 300.000 euro, anche se a me di quei soldi non entra nulla in tasca, la mia autostima potrebbe godere del beneficio che deriva da una rappresentazione positiva nel mio gruppo, ovvero del fatto che si parlerà positivamente della mia regione di appartenenza in TV.
Gli elementi emotivi
Infine, uno degli aspetti più potenti di questo programma TV è la capacità di stimolare forti emozioni. Ogni puntata è costruita attorno alla tensione generata dalle scelte del concorrente, che deve decidere se accettare o rifiutare un’offerta che potrebbe cambiare la propria vita, rischiando poi di vincere ma anche di perdere grandi somme di denaro. Questo coinvolgimento emotivo è amplificato dalle storie personali dei concorrenti, che suscitano empatia negli spettatori.
I meccanismi emotivi generati dal programma, per cui gli spettatori potrebbero provare empatia oppure soddisfazione per gli errori altrui, potrebbero spiegare la forza con cui Affari Tuoi riesce a catturare l'attenzione degli spettatori.
L’empatia può emergere attraverso la condivisione di esperienze e sentimenti comuni, e in un contesto come Affari Tuoi, questo permette al pubblico di vivere indirettamente le emozioni del concorrente. Ma non finisce qui, un altro lato della medaglia potrebbe derivare da un’emozione molto singolare: la schadenfreude (il piacere derivato dalle disgrazie altrui). Infatti, il gioco potrebbe attivare questa emozione, soprattutto quando un concorrente prende decisioni rischiose che lo portano a perdere grandi somme di denaro, magari andando contro il parere del pubblico o dei telespettatori.
Per cui i meccanismi emotivi generati dal programma, per cui gli spettatori potrebbero provare empatia oppure soddisfazione per gli errori altrui, potrebbero spiegare la forza con cui Affari Tuoi riesce a catturare l'attenzione degli spettatori.
In definitiva, Affari Tuoi non è soltanto un gioco di fortuna o di strategia: è un microcosmo nazionalpopolare in cui si intrecciano elementi di familiarità culturale, nostalgia collettiva, identificazione sociale ed un mix emozioni. Questo insieme unico di fattori psicologici, unito alla posizione strategica nel palinsesto Rai, potrebbe essere il motivo per cui molti spettatori (anche occasionali, come il sottoscritto) iniziano a guardare il programma magari per distrazione dopo aver visto il TG della sera e si ritrovano incollati allo schermo, serata dopo serata.
Spero che l’articolo sia stato interessate! Voi cosa ne pensate? Vi piace questo programma? Fatemelo sapere!
Alla prossima, ciao!
Giovanni